Rappresentazione teatrale: "Orgia" di Pasolini
In: Veneto : Rovigo : Rovigo
Descrizione
Rovigo Spazio Lemming.
In occasione del 30° anniversario della morte di Pasolini, il regista Andrea Adriatico mette in scena "Orgia".
Lo spettacolo é un'orgia di parole, passioni, ricordi travolge un Uomo e una Donna, in un sacrificio rituale fatto di sesso e violenza. L’opera di Pasolini, così dura e poetica, è interpretata da Francesca Ballico che interpreta la Donna, Maurizio Patella l'Uomo e Rossella Dassu (la Ragazza). I protagonisti fanno rivivere questo atto d’accusa verso l’alienazione moderna in un allestimento estremo e oltraggioso, dove sesso e violenza si fondono in un trionfo del sadomasochismo.
Lo spettacolo è a posti limitati ed è sconsigliato ai minori di 18 anni.
www.teatridivita.it.
Orgia è forse l'opera più "astratta" tra le opere teatrali e non solo di Pasolini. Ed é anche la più emozionante e poetica, che il suo stesso autore portò in scena nel 1968 a Torino per l’interpretazione di Laura Betti.
I protagonisti sono un Uomo e una Donna che si torturano a vicenda come in un sacrificio rituale fatto di sesso e violenza, cominciato un giorno di Pasqua. "Orgia" è una tragedia del sadomasochismo ed insieme una denuncia dello sradicamento di una società lanciata verso un abbagliante e infido progresso; e sono proprio quelle radici di "un passato felice che ha prodotto persone infelici" a portare verso la fine i due protagonisti, schiacciati dalla memoria di un tempo perduto e sincero.
Fino a una conclusione che conduce inesorabilmente verso una prevedibile sconfitta, che però assume genialmente i caratteri di una rivoluzione. La rivoluzione della Diversità, che per Pasolini è l'ultima possibilità per resistere, inutilmente, all'omologazione, alla nuova barbarie che avanza: il mito borghese del consumo, la rimozione di un passato che è impossibile rimuovere.
Il regista Andrea Adriatico affronta per la prima volta una tragedia pasoliniana dopo aver debuttato nel cinema come regista del fortunato Il vento, di sera (2004), presentato al Festival del Cinema di Berlino.
La sua Orgia è condotta su un equilibrio della recitazione tra attenzione alla poesia e al senso delle parole di Pasolini e una fisicità estrema che viene sottolineata dalla vicinanza imposta agli spettatori.
Lo spettacolo si trasforma così in una vera e propria esperienza di intenso contatto ravvicinato con la poesia di Pasolini e con la sua disperata denuncia di una società incapace di comprendere sia il proprio passato che il proprio futuro.
Scena e luci di Andrea Cinelli, suono di Enrico Medri, costumi di Romeo Gigli e La Perla.
Rovigo Spazio Lemming.
In occasione del 30° anniversario della morte di Pasolini, il regista Andrea Adriatico mette in scena "Orgia".
Lo spettacolo é un'orgia di parole, passioni, ricordi travolge un Uomo e una Donna, in un sacrificio rituale fatto di sesso e violenza. L’opera di Pasolini, così dura e poetica, è interpretata da Francesca Ballico che interpreta la Donna, Maurizio Patella l'Uomo e Rossella Dassu (la Ragazza). I protagonisti fanno rivivere questo atto d’accusa verso l’alienazione moderna in un allestimento estremo e oltraggioso, dove sesso e violenza si fondono in un trionfo del sadomasochismo.
Lo spettacolo è a posti limitati ed è sconsigliato ai minori di 18 anni.
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Orgia è forse l'opera più "astratta" tra le opere teatrali e non solo di Pasolini. Ed é anche la più emozionante e poetica, che il suo stesso autore portò in scena nel 1968 a Torino per l’interpretazione di Laura Betti.
I protagonisti sono un Uomo e una Donna che si torturano a vicenda come in un sacrificio rituale fatto di sesso e violenza, cominciato un giorno di Pasqua. "Orgia" è una tragedia del sadomasochismo ed insieme una denuncia dello sradicamento di una società lanciata verso un abbagliante e infido progresso; e sono proprio quelle radici di "un passato felice che ha prodotto persone infelici" a portare verso la fine i due protagonisti, schiacciati dalla memoria di un tempo perduto e sincero.
Fino a una conclusione che conduce inesorabilmente verso una prevedibile sconfitta, che però assume genialmente i caratteri di una rivoluzione. La rivoluzione della Diversità, che per Pasolini è l'ultima possibilità per resistere, inutilmente, all'omologazione, alla nuova barbarie che avanza: il mito borghese del consumo, la rimozione di un passato che è impossibile rimuovere.
Il regista Andrea Adriatico affronta per la prima volta una tragedia pasoliniana dopo aver debuttato nel cinema come regista del fortunato Il vento, di sera (2004), presentato al Festival del Cinema di Berlino.
La sua Orgia è condotta su un equilibrio della recitazione tra attenzione alla poesia e al senso delle parole di Pasolini e una fisicità estrema che viene sottolineata dalla vicinanza imposta agli spettatori.
Lo spettacolo si trasforma così in una vera e propria esperienza di intenso contatto ravvicinato con la poesia di Pasolini e con la sua disperata denuncia di una società incapace di comprendere sia il proprio passato che il proprio futuro.
Scena e luci di Andrea Cinelli, suono di Enrico Medri, costumi di Romeo Gigli e La Perla.
Periodo: la manifestazione si è tenuta in passato dal al ed è presa dal nostro archivio storico.
Se l'evento si ripeterà anche quest'anno per favore segnalaci le nuove date »