Rappresentazione teatrale: "L'Ereditiera" a Imola (archivio)

Descrizione
Teatro dell’osservanza
via Venturini 18 - Imola

di Annibale Ruccello e Lello Guida
con la regia di Arturo Cirillo

Nel 1950 la Paramount trasse un film da un'opera scritta da Henry James "Washington Square". Il film fu intitolato "L'Ereditiera", con la regia di William Wyler con Olivia de Havilland. Nel 1982 la Cooperativa Teatrale Il Carro ne ha tratto uno spettacolo, su un testo di Annibale Ruccello e Lello Guida, trasferendo l'intera vicenda dalle nebbie di New York al golfo di di Sorrento.
Nel 2003, la compagnia del regista Arturo Cirillo si appropria di questo strano testo.
In principio c'è un luogo scenico, nero, incorniciato da lampadine, come gli specchi degli attori. Poi ci sono dei siparietti, quasi dei separè.
Molte musiche, le più svariate, convivono tra loro in un’ipotetica passerella di suoni. Sfila un pò di tutto: Angela Luce e La Traviata, Via col vento e il Boogie Woogie. Si sentono anche musiche originali che vivono in un gioco di citazioni, qualcuna ricorda un altro spettacolo, altre la Pantera Rosa...In questo luogo, e su queste musiche, si muovono sette attori per otto personaggi, ma forse anche qualcuno in più. E' difficile definirli poiché assumono forme e stilemi recitativi molteplici, si potrebbe pensare a dei camaleonti. Sono tutti ambiguamente vestiti secondo il gusto dell'ottocento, ma il loro pensiero spazia ben oltre, creature eclettiche ma molto umane.
In questa scena, con queste musiche e grazie a questi attori si raccontano storie d'amore e disamore. Queste storie raccontano la fine delle storie, e la fine dell'amore (e del disamore); raccontano come si racconta una storia e come per raccontarla ci siano tante possibilità: come una farsa di Scarpetta, come un film hollywoodiano, come una sceneggiata, come un dramma borghese, come un musical, come un balletto, come una canzoncina, come un duetto, come una fotografia, come una promenade, come un crescendo, come un morendo.