Il lancio delle uova
In: Marche : Pesaro Urbino : Urbania
Descrizione
A Urbania e Pietralunga, dalle Marche all'Umbria, ogni anno in piazza si rinnova l'antica tradizione rurale del lancio delle uova.
Il “Punta e Cul” è un gioco molto popolare con il quale si rinnova l’appuntamento pasquale sull’aia contadina, quando, nella mattina di Pasqua la popolazione si ritrovava sfidandosi al gioco dell’uovo. Centinaia erano le uova sode preparate e trasportate poi sull’aia con un canestro di vimini. I concorrenti pagavano ciascuno una quota e si disponevano in cerchio per la gara.
Le uova, due per ogni partecipante, venivano sistemate a terra e collocate in fila una dietro l’altra con un disegno a forma di “S”. A questo punto seguiva la “conta”, per stabilire chi doveva iniziare il gioco: il fortunato poteva valutare forma e consistenza dell’uovo e scegliere così il primo a destra o a sinistra della fila a terra; tutti gli altri concorrenti dovevano poi obbligatoriamente prendere il loro uovo seguendo il lato della fila del primo uovo scelto.
Vinceva chi nel confronto riusciva a mantenere l’uovo intatto, battendo il suo con quello del vicino, continuando finché il suo uovo resisteva e intascando tutti quelli che aveva rotto.
Il gioco veniva poi portato avanti dal successivo concorrente e così via per due giri. Per battere si utilizzava la parte più a punta dell’uovo. In genere poco dopo i concorrenti in gruppi più piccoli si ritrovavano per sfidarsi (privatamente) “a cul”, ossia utilizzando la parte posteriore dell’uovo rimasta intatta dopo la sfida precedente.
Ancora oggi, la mattina di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, specie nella Piazza centrale di Urbania e negli spazi antistanti alcune pievi limitrofe, al termine della funzione religiosa, questa tradizione viene riproposta e vi partecipano oltre agli anziani anche numerosi giovani.
Dalle Marche all’Umbria la tradizione della “battaglia di uova” si rinnova e una delle più conosciute è senz'altro la “Tocciata”di Pietralunga, in provincia di Perugia. Il mattino di Pasqua, dopo le 10 in piazza, i presenti si dispongono in cerchio con in mano un nuovo sodo e a turno si picchia sull’uovo dell’avversario. Il giocatore che rimane con l’uovo intatto continua il giro, l’altro viene eliminato. In passato il gioco consisteva nel portare a casa il maggior numero di uova, mentre ora viene assegnato un premio simbolico.
A Urbania e Pietralunga, dalle Marche all'Umbria, ogni anno in piazza si rinnova l'antica tradizione rurale del lancio delle uova.
Il “Punta e Cul” è un gioco molto popolare con il quale si rinnova l’appuntamento pasquale sull’aia contadina, quando, nella mattina di Pasqua la popolazione si ritrovava sfidandosi al gioco dell’uovo. Centinaia erano le uova sode preparate e trasportate poi sull’aia con un canestro di vimini. I concorrenti pagavano ciascuno una quota e si disponevano in cerchio per la gara.
Le uova, due per ogni partecipante, venivano sistemate a terra e collocate in fila una dietro l’altra con un disegno a forma di “S”. A questo punto seguiva la “conta”, per stabilire chi doveva iniziare il gioco: il fortunato poteva valutare forma e consistenza dell’uovo e scegliere così il primo a destra o a sinistra della fila a terra; tutti gli altri concorrenti dovevano poi obbligatoriamente prendere il loro uovo seguendo il lato della fila del primo uovo scelto.
Vinceva chi nel confronto riusciva a mantenere l’uovo intatto, battendo il suo con quello del vicino, continuando finché il suo uovo resisteva e intascando tutti quelli che aveva rotto.
Il gioco veniva poi portato avanti dal successivo concorrente e così via per due giri. Per battere si utilizzava la parte più a punta dell’uovo. In genere poco dopo i concorrenti in gruppi più piccoli si ritrovavano per sfidarsi (privatamente) “a cul”, ossia utilizzando la parte posteriore dell’uovo rimasta intatta dopo la sfida precedente.
Ancora oggi, la mattina di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, specie nella Piazza centrale di Urbania e negli spazi antistanti alcune pievi limitrofe, al termine della funzione religiosa, questa tradizione viene riproposta e vi partecipano oltre agli anziani anche numerosi giovani.
Dalle Marche all’Umbria la tradizione della “battaglia di uova” si rinnova e una delle più conosciute è senz'altro la “Tocciata”di Pietralunga, in provincia di Perugia. Il mattino di Pasqua, dopo le 10 in piazza, i presenti si dispongono in cerchio con in mano un nuovo sodo e a turno si picchia sull’uovo dell’avversario. Il giocatore che rimane con l’uovo intatto continua il giro, l’altro viene eliminato. In passato il gioco consisteva nel portare a casa il maggior numero di uova, mentre ora viene assegnato un premio simbolico.
Periodo: la manifestazione si è tenuta in passato dal al ed è presa dal nostro archivio storico.
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