Eventi Comune di Trieste
Percorso: Friuli Venezia Giulia : Trieste : Trieste
Ecco i prossimi eventi che si svolgono nel comune di Trieste:
Non abbiamo eventi a Trieste oggi
- Mostra mercato del Disco, CD & DVD usato e da collezione il a Trieste (TS)
- Trieste in fiore e delizie di primavera dal al a Trieste (TS)
- Sagra di San Marco dal al a Trieste (TS)
- ICGEB-EMBO Workshop on Chromosome Duplication and Segregation dal al a Trieste (TS)
- Corsa per bambini - Miramar Young il a Trieste (TS)
- Fiaccolata e Roller Cup 2005 il a Trieste (TS)
- Conferenza: Schiller e i diritti dell'uomo il a Trieste (TS)
- Atletica giovanile: Il più veloce di Trieste il a Trieste (TS)
Non abbiamo eventi a Trieste oggi
Vedi tutti gli eventi a Trieste e in particolare le Sagre a Trieste, gli eventi a Trieste a novembre e gli eventi a Trieste a dicembre
Trieste:
Se l’armonia tra natura ed arte fosse il fine ultimo delle creazioni dell’ingegno umano, Miramare ne rappresenterebbe sicuramente la sintesi. L’equilibrio è il risultato di una composizione che riflette varie espressioni e caratteri, specchio di una città che – oggi come allora – nasce e si sviluppa nell’armonia delle diversità rappresentate da religioni e culture lontane.
Trieste è sintesi dei mondi che qui si incontrano da sempre se si pensa che lo stesso Castello di Miramare racchiude in sé la straordinarietà dei viaggi che il suo proprietario aveva effettuato nel “vecchio” e nel “nuovo” mondo.
Ambizione mediterranea e spirito mitteleuropeo riassumono Trieste nel corso dei secoli di una storia che è indissolubilmente legata al mare ed inevitabilmente baricentrica nello scenario europeo.
Un viaggio a Trieste è un tuffo nella storia alla ricerca delle contraddizioni che la rendono magnifica ed unica.
E parlando della vocazione Mediterranea di questa piccola provincia all’estremo oriente d’Italia si torna indietro di millenni fino al fiume Timavo, che emerge dalle profondità del Carso e sfocia nell’Adriatico (portando con sé fascino e miti che raccontano dell’approdo degli Argonauti di Giasone o di Enea in fuga da Troia) e – paradossalmente – trascina il peso della storia, dei popoli e delle religioni che si sono succeduti su questo piccolo lembo di terra. Ma non è solo il suo “tuffo” nel mare a raccontare il territorio che si può descrivere partendo dai tanti fiumi sotterranei che lo hanno scavato per millenni e hanno prodotto, oltre al Carso, quell’infinito labirinto di grotte (tra cui la Grotta Gigante, la cavità turistica più grande al mondo), foibe, cunicoli e valli che sono oggi palestre di speleologi e scalatori. E in mezzo al Carso si apre la Val Rosandra, percorsa per millenni da una strada carovaniera sorvegliata da fortilizi e torrioni cui parallelamente corre l’acquedotto del I secolo che riforniva Tergeste.
Perché se l’immagine mitteleuropea e moderna di Trieste ha preso forma tra il Sette e l’Ottocento per volontà di Maria Teresa d’Austria, il suo fascino rimane comunque legato al passato romano estrinsecato oggi nel Teatro e nelle lunghe ed irte salite che portano fino ai resti della Basilica e del Tempio capitolino che si affiancano alla cattedrale e al castello di San Giusto. Proprio da qui si può contemplare uno straordinario panorama sulla città, su quel centro dove le forme neoclassiche e rococò del palazzi testimoniano la ricchezza delle grandi famiglie e delle istituzioni economiche (con in testa la Borsa, le banche, le grandi compagnie di assicurazione e marittime) che hanno garantito per secoli ricchezza e cultura. E’ il fascino colto e cosmopolita di una “capitale” dell’impero asburgico che nei caffè frequentati da Italo Svevo e James Joyce, piuttosto che nel gran numero di musei o nelle chiese di ogni culto riflette la vocazione di un’identità di frontiera ben radicata nella propria cultura ma contestualmente aperta alle influenze austriache, ungheresi, slave, ebraiche ed orientali che l’hanno resa grande.
Il forte legame di Trieste con l’Austria e con gli Asburgo in particolare non vive solo a Miramare o nei palazzi del Borgo Teresiano: si trova anche a Duino (ancora oggi abitato dai principi Thurn und Taxis), su quello scoglio a strapiombo sul mare dove si erge il Castello, dove si tuffa la leggenda della Dama Bianca e si inerpica il sentiero dedicato a Rainer Maria Rilke, il poeta romantico che qui si ispirò per le sue Elegie Duinesi.
La provincia di Trieste, culla di letterati, sbocco al mare dell’Impero, il porto, l’emporio, la “frontiera contesa” non è però solo luogo di ricordi e “culti” del passato, è - nel terzo millennio – capitale della scienza e della ricerca con i suoi istituti all’avanguardia e – ancora – crogiuolo di razze e fertile terreno di incontri per quegli scienziati che hanno qui creato il Centro di Fisica teorica, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, l’International Centre for genetic engineering and biotechnology e quel Laboratorio di Luce di Sincrotrone (diretto fino al 1996 dal premio Nobel Carlo Rubbia) chiamato “Elettra”, proprio come la nave di Guglielmo Marconi la cui prua “riposa” all’Area di Ricerca, il sito creato nel 1982 per ospitare tutte queste strutture.
E se la storia, la cultura, i caffè storici, la scienza non bastano, la provincia di Trieste raccoglie in sé anche pianure e salite da affrontare in bicicletta, pareti per scalatori e un golfo per barche a vela e canoe, proprio come in una grande palestra naturale che nelle feste sportive della Barcolana (la regata più affollata del Mediterraneo con un unico allineamento in partenza per professionisti e amatori) e della Bavisela (Maratona d’Europa) raggiunge i suoi momenti più esaltanti.
Trieste è sintesi dei mondi che qui si incontrano da sempre se si pensa che lo stesso Castello di Miramare racchiude in sé la straordinarietà dei viaggi che il suo proprietario aveva effettuato nel “vecchio” e nel “nuovo” mondo.
Ambizione mediterranea e spirito mitteleuropeo riassumono Trieste nel corso dei secoli di una storia che è indissolubilmente legata al mare ed inevitabilmente baricentrica nello scenario europeo.
Un viaggio a Trieste è un tuffo nella storia alla ricerca delle contraddizioni che la rendono magnifica ed unica.
E parlando della vocazione Mediterranea di questa piccola provincia all’estremo oriente d’Italia si torna indietro di millenni fino al fiume Timavo, che emerge dalle profondità del Carso e sfocia nell’Adriatico (portando con sé fascino e miti che raccontano dell’approdo degli Argonauti di Giasone o di Enea in fuga da Troia) e – paradossalmente – trascina il peso della storia, dei popoli e delle religioni che si sono succeduti su questo piccolo lembo di terra. Ma non è solo il suo “tuffo” nel mare a raccontare il territorio che si può descrivere partendo dai tanti fiumi sotterranei che lo hanno scavato per millenni e hanno prodotto, oltre al Carso, quell’infinito labirinto di grotte (tra cui la Grotta Gigante, la cavità turistica più grande al mondo), foibe, cunicoli e valli che sono oggi palestre di speleologi e scalatori. E in mezzo al Carso si apre la Val Rosandra, percorsa per millenni da una strada carovaniera sorvegliata da fortilizi e torrioni cui parallelamente corre l’acquedotto del I secolo che riforniva Tergeste.
Perché se l’immagine mitteleuropea e moderna di Trieste ha preso forma tra il Sette e l’Ottocento per volontà di Maria Teresa d’Austria, il suo fascino rimane comunque legato al passato romano estrinsecato oggi nel Teatro e nelle lunghe ed irte salite che portano fino ai resti della Basilica e del Tempio capitolino che si affiancano alla cattedrale e al castello di San Giusto. Proprio da qui si può contemplare uno straordinario panorama sulla città, su quel centro dove le forme neoclassiche e rococò del palazzi testimoniano la ricchezza delle grandi famiglie e delle istituzioni economiche (con in testa la Borsa, le banche, le grandi compagnie di assicurazione e marittime) che hanno garantito per secoli ricchezza e cultura. E’ il fascino colto e cosmopolita di una “capitale” dell’impero asburgico che nei caffè frequentati da Italo Svevo e James Joyce, piuttosto che nel gran numero di musei o nelle chiese di ogni culto riflette la vocazione di un’identità di frontiera ben radicata nella propria cultura ma contestualmente aperta alle influenze austriache, ungheresi, slave, ebraiche ed orientali che l’hanno resa grande.
Il forte legame di Trieste con l’Austria e con gli Asburgo in particolare non vive solo a Miramare o nei palazzi del Borgo Teresiano: si trova anche a Duino (ancora oggi abitato dai principi Thurn und Taxis), su quello scoglio a strapiombo sul mare dove si erge il Castello, dove si tuffa la leggenda della Dama Bianca e si inerpica il sentiero dedicato a Rainer Maria Rilke, il poeta romantico che qui si ispirò per le sue Elegie Duinesi.
La provincia di Trieste, culla di letterati, sbocco al mare dell’Impero, il porto, l’emporio, la “frontiera contesa” non è però solo luogo di ricordi e “culti” del passato, è - nel terzo millennio – capitale della scienza e della ricerca con i suoi istituti all’avanguardia e – ancora – crogiuolo di razze e fertile terreno di incontri per quegli scienziati che hanno qui creato il Centro di Fisica teorica, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, l’International Centre for genetic engineering and biotechnology e quel Laboratorio di Luce di Sincrotrone (diretto fino al 1996 dal premio Nobel Carlo Rubbia) chiamato “Elettra”, proprio come la nave di Guglielmo Marconi la cui prua “riposa” all’Area di Ricerca, il sito creato nel 1982 per ospitare tutte queste strutture.
E se la storia, la cultura, i caffè storici, la scienza non bastano, la provincia di Trieste raccoglie in sé anche pianure e salite da affrontare in bicicletta, pareti per scalatori e un golfo per barche a vela e canoe, proprio come in una grande palestra naturale che nelle feste sportive della Barcolana (la regata più affollata del Mediterraneo con un unico allineamento in partenza per professionisti e amatori) e della Bavisela (Maratona d’Europa) raggiunge i suoi momenti più esaltanti.
Il testo è stato gentilmente fornito da: Direttore dell'Agenzia di Informazione e di Accoglienza Turistica di Trieste
Ecco gli eventi e manifestazioni che abbiamo presenti nella provincia di Trieste: Eventi Sportivi, Cultura e Spettacolo, Antiquariato e Collezionismo, Congressi, Fiere, Eventi Religiosi, Mercatini, Sagre, Eventi Folkloristici, Raduni, Eventi Artistici