Scambio d'identità
In: Veneto : Rovigo : Mostre Rovigo : Rovigo
Descrizione
Scambio d’identità è una mostra dal 11 al 30 aprile 2009 presso lo "Studio Arte Mosè" di Rovigo, in via Fiume, 18. E' una retrospettiva insolita sulla figura e sulla personalità di Antonio Ligabue. Mosè Baratella, pittore di Rovigo, meno noto tra i conterranei rispetto i “foresti”, negli anni sessanta conobbe l’opera dello “stravagante” naif di Guastalla. selvatico sull’argine del Po, appassionato di moto, feticista, con disturbi della personalità. Mosè, parallelamente alla sua produzione pittorica, indiscutibilmente unica, riversò parecchie energie per focalizzare, reinterpretare i soggetti di Ligabue. Il pittore di Rovigo ripropose soprattutto i ritratti di Ligabue con la pastosità materica, con la fluidità-grassa nella stesura di pennello e con la continuità cromatica; sono distinte poliedriche sfaccettature di una persona confinata, carente di personalità, universalmente accettata come non-nomale. Mosè usa la sensibilità razionale per portare alla comune ragione l’irrazionale spontaneità dell’anomalia. Se è dall’autoritratto che si individua l’animo dell’esecutore, dai ritratti di Ligabue, secondo Mosè, si scoprono le conflittualità interiori e il male di vivere. La rassegna è lo scambio d’identità tra chi dipinge per sfogo o per bisogno di comunicare il disagio e chi si appropria della personalità e la ridona decodificata nelle sfaccettature di un vivere diverso.
Info:
www.comune.rovigo.it
Scambio d’identità è una mostra dal 11 al 30 aprile 2009 presso lo "Studio Arte Mosè" di Rovigo, in via Fiume, 18. E' una retrospettiva insolita sulla figura e sulla personalità di Antonio Ligabue. Mosè Baratella, pittore di Rovigo, meno noto tra i conterranei rispetto i “foresti”, negli anni sessanta conobbe l’opera dello “stravagante” naif di Guastalla. selvatico sull’argine del Po, appassionato di moto, feticista, con disturbi della personalità. Mosè, parallelamente alla sua produzione pittorica, indiscutibilmente unica, riversò parecchie energie per focalizzare, reinterpretare i soggetti di Ligabue. Il pittore di Rovigo ripropose soprattutto i ritratti di Ligabue con la pastosità materica, con la fluidità-grassa nella stesura di pennello e con la continuità cromatica; sono distinte poliedriche sfaccettature di una persona confinata, carente di personalità, universalmente accettata come non-nomale. Mosè usa la sensibilità razionale per portare alla comune ragione l’irrazionale spontaneità dell’anomalia. Se è dall’autoritratto che si individua l’animo dell’esecutore, dai ritratti di Ligabue, secondo Mosè, si scoprono le conflittualità interiori e il male di vivere. La rassegna è lo scambio d’identità tra chi dipinge per sfogo o per bisogno di comunicare il disagio e chi si appropria della personalità e la ridona decodificata nelle sfaccettature di un vivere diverso.
Info:
www.comune.rovigo.it
Periodo: la manifestazione si è tenuta in passato dal al ed è presa dal nostro archivio storico.
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