Presentazione del volume" Una lampadina per kimbau"
In: Piemonte : Cuneo : Alba
Descrizione
alle ore 18.30, nell’Auditorium della Fondazione Ferrero, i giornalisti e scrittori Mariapia Bonanate e Piero Bianucci presenteranno il volume Una lampadina per Kimbau di Chiara Castellani (ed. Mondadori, 2004). All’incontro sarà presente l’autrice.
Il libro è il diario di una vita vissuta in prima linea come medico volontario e chirurgo di guerra: fatti ed incontri drammatici scritti su una vecchia Olivetti, un regalo del padre che l’autrice ha sempre portato con sé. A ventisei anni, dopo essersi specializzata in ostetricia, Chiara Castellani è partita per il Nicaragua. Fra le sue montagne è divenuta per necessità chirurgo di guerra sul fronte degli scontri tra sandinisti e contras. Per sette anni si è battuta per la pace e la ricostruzione del paese, lanciando una catena di solidarietà che è rimbalzata in tutta l’Italia attraverso parrocchie, gruppi di volontariato, comunità di base e singole persone. Terminata la missione in America Latina è partita per l’Africa, un continente bellissimo e terribile, affascinante e sconvolgente nelle sue contraddizioni, le cui ferite non si rimarginano mai. Nello Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo, le è stata affidata la direzione di un ospedale fantasma abbandonato dai belgi, unico medico al servizio di circa 150.000 persone.
Nel 1992, in seguito a un incidente stradale, ha perso il braccio destro, ma ha continuato a lottare per salvare vite umane e promuovere il diritto alla salute. Nella sua regione le condizioni politiche si sono fatte sempre peggiori. Il Congo è fra i quattordici paesi più poveri della terra, ma è ricchissimo di risorse naturali, di giacimenti di rame, zinco, cobalto, diamanti e oro, ed è la prima e più grande riserva strategica di uranio del pianeta. Le potenze occidentali combattono per gestire attraverso le multinazionali queste sterminate ricchezze, fomentando gli scontri tribali con il mercato delle armi. In mezzo alla guerra tra Mobutu, sostenuto dalla Francia, e Kabila, favorito dagli Stati Uniti, sono esplosi gli odi tra le etnie che hanno seminato violenza, morte, epidemie e fame. Quando viene in Italia, Chiara Castellani percorre la penisola per parlare delle urgenze della sua grande famiglia africana, ma anche per riflettere sui problemi della pace e sulla necessità che nel Terzo Mondo cessino le violenze e l’ingiustizia.
Chiara Castellani è nata a Parma nel 1956. Nel 2000 è stata insignita dalla Presidenza della Repubblica del grado di Ufficiale della Repubblica e ha ricevuto il «Nobel Missionario» dell’Associazione Cuore Amico di Brescia. Nel 2001 le è stato assegnato a Saint Vincent il Premio «Donna dell’Anno». Questi riconoscimenti sono stati l’occasione per insistere che non si parlasse di lei, ma dei suoi ammalati e dei problemi drammatici dell’Africa.
Mariapia Bonanate, giornalista e scrittrice, vive a Torino. Fra le sue opere Perché il dolore nel mondo?, Il Vangelo secondo una donna, Suore (da cui il regista Dino Risi ha tratto il film televisivo Missione d’amore), Preti e il recentissimo Donne che cambiano il mondo, presentato in Fondazione lo scorso 13 ottobre.
L’incontro con Chiara Castellani (Fondazione Ferrero, Strada di Mezzo 44, Alba) è ad ingresso libero. Seguirà un rinfresco. Per ulteriori informazioni tel. 0173/295259.
alle ore 18.30, nell’Auditorium della Fondazione Ferrero, i giornalisti e scrittori Mariapia Bonanate e Piero Bianucci presenteranno il volume Una lampadina per Kimbau di Chiara Castellani (ed. Mondadori, 2004). All’incontro sarà presente l’autrice.
Il libro è il diario di una vita vissuta in prima linea come medico volontario e chirurgo di guerra: fatti ed incontri drammatici scritti su una vecchia Olivetti, un regalo del padre che l’autrice ha sempre portato con sé. A ventisei anni, dopo essersi specializzata in ostetricia, Chiara Castellani è partita per il Nicaragua. Fra le sue montagne è divenuta per necessità chirurgo di guerra sul fronte degli scontri tra sandinisti e contras. Per sette anni si è battuta per la pace e la ricostruzione del paese, lanciando una catena di solidarietà che è rimbalzata in tutta l’Italia attraverso parrocchie, gruppi di volontariato, comunità di base e singole persone. Terminata la missione in America Latina è partita per l’Africa, un continente bellissimo e terribile, affascinante e sconvolgente nelle sue contraddizioni, le cui ferite non si rimarginano mai. Nello Zaire, oggi Repubblica Democratica del Congo, le è stata affidata la direzione di un ospedale fantasma abbandonato dai belgi, unico medico al servizio di circa 150.000 persone.
Nel 1992, in seguito a un incidente stradale, ha perso il braccio destro, ma ha continuato a lottare per salvare vite umane e promuovere il diritto alla salute. Nella sua regione le condizioni politiche si sono fatte sempre peggiori. Il Congo è fra i quattordici paesi più poveri della terra, ma è ricchissimo di risorse naturali, di giacimenti di rame, zinco, cobalto, diamanti e oro, ed è la prima e più grande riserva strategica di uranio del pianeta. Le potenze occidentali combattono per gestire attraverso le multinazionali queste sterminate ricchezze, fomentando gli scontri tribali con il mercato delle armi. In mezzo alla guerra tra Mobutu, sostenuto dalla Francia, e Kabila, favorito dagli Stati Uniti, sono esplosi gli odi tra le etnie che hanno seminato violenza, morte, epidemie e fame. Quando viene in Italia, Chiara Castellani percorre la penisola per parlare delle urgenze della sua grande famiglia africana, ma anche per riflettere sui problemi della pace e sulla necessità che nel Terzo Mondo cessino le violenze e l’ingiustizia.
Chiara Castellani è nata a Parma nel 1956. Nel 2000 è stata insignita dalla Presidenza della Repubblica del grado di Ufficiale della Repubblica e ha ricevuto il «Nobel Missionario» dell’Associazione Cuore Amico di Brescia. Nel 2001 le è stato assegnato a Saint Vincent il Premio «Donna dell’Anno». Questi riconoscimenti sono stati l’occasione per insistere che non si parlasse di lei, ma dei suoi ammalati e dei problemi drammatici dell’Africa.
Mariapia Bonanate, giornalista e scrittrice, vive a Torino. Fra le sue opere Perché il dolore nel mondo?, Il Vangelo secondo una donna, Suore (da cui il regista Dino Risi ha tratto il film televisivo Missione d’amore), Preti e il recentissimo Donne che cambiano il mondo, presentato in Fondazione lo scorso 13 ottobre.
L’incontro con Chiara Castellani (Fondazione Ferrero, Strada di Mezzo 44, Alba) è ad ingresso libero. Seguirà un rinfresco. Per ulteriori informazioni tel. 0173/295259.
Periodo: la manifestazione si è tenuta in passato il ed è presa dal nostro archivio storico.
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