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Chiesa di San Costanzo al Monte Villar San Costanzo:
Villar San Costanzo è un comune localizzato all'imbocco della Valle Maira (Alpi Cozie) in provincia di Cuneo, nel sud del Piemonte.
Le sue origini risalgono all’ottavo secolo quando il Re longobardo Ariperto II fondava il primo monastero, distrutto dai saraceni nel decimo secolo e successivamente ricostruito. L’opera dei benedettini permise la bonifica e il prosciugamento di questo territorio acquitrinoso che, proprio per le sue caratteristiche, veniva chiamato “cannetum” dai Romani. Il paese, che oggi conta circa 1450 abitanti, si adagia ai piedi del monte S. Bernardo, alto 1625 metri, fra boschi, frutteti e qualche vigneto. Agricoltura e artigianato costituiscono l’economia del paese, il cui nome si deve al martirio, nel territorio dove ora sorge il piccolo comune, di San Costanzo: milite della legione tebea, patrono di Villar, decapitato, secondo la tradizione, ai tempi di Massimiano e Diocleziano.
Villar San Costanzo fa parte della Comunità Montana Valle Maira ed è gemellato con il comune di Rosières, Alta Loira (Francia).

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Da Vedere:
A Villar San Costanzo vi sono almeno tre cose da vedere:
- La Riserva Naturale Speciale dei Ciciu del Villar, singolarità geologiche a forma di giganteschi funghi in pietra nati dall'erosione fluviale del terreno che è iniziata 12 mila anni fa, composti da un corpo centrale di argilla frammista a granuli di quarzo coperti da un lastrone di gneiss solitamente rotondo e piatto. Ciciu, in lingua piemontese, significa pupazzo. Si può scegliere, per la loro visita, tra tre diversi sentieri autogestiti: quello turistico, Ciciuvagando, di circa 20 o 45 minuti; il sentiero escursionistico, di circa due ore, e infine il sentiero ginnico di circa 500 metri, adatto per bambini e ragazzi.

- La Parrocchiale di S. Pietro in Vincoli, ex Abazia benedettina, conserva la stupenda cripta dei primi anni del 1100 e il campanile duecentesco. La cripta, è una delle più belle e ben conservate di tutto il Piemonte. Lunga 18 metri, è divisa in tre navate da una fila di sottili e eleganti colonne, posteriori rispetto al resto della costruzione, probabilmente del 1300. Le semicolonne, addossate al muro perimetrale, sono invece romaniche e risalenti all’XI secolo. All'interno della Parrocchia, nella cappella funeraria di San Giorgio, si possono ammirare i preziosi affreschi che raccontano la vita del Santo, tratti dalla leggenda aurea di Jacopo da Varagine, opera di Pietro di Saluzzo.

- La Chiesa di San Costanzo al Monte, situata alle pendici del Monte San Bernardo, in mezzo al verde e al silenzio dei boschi a 2 Km dal paese, sul luogo del martirio di San Costanzo. Della primitiva costruzione, risalente probabilmente all’epoca dei Longobardi, non rimangono che alcune sculture datata intorno al VIII secolo. L’edificio attuale risale ad epoche diverse. L’erezione di una prima chiesa, a levante, e della cripta, si data intorno al 1190. Si aggiunse poi un'ulteriore costruzione e l’attuale facciata barocca. La suggestiva cripta riproduce esattamente la pianta della chiesa superiore, dove la parte più interessante è quella romanica. Si ritrovano caratteri tipici dello stile lombardo: le tre absidi semicircolari, ornate esternamente con splendide cornici, archetti, capitelli e gallerie, il tiburio ottagonale ed i 26 capitelli interni finemente scolpiti.


Gastronomia e Vini:
La cucina tipica locale include i classici antipasti alla piemontese, fra cui il vitello tonnato e le acciughe con il bagnèt verd (salsa verde), gli gnocchi al burro fuso e la pasta con patate, i bolliti misti ed il coniglio ai sapori di campo, il bonet (dolce al cioccolato con le nocciole e gli amaretti) e per finire l'Amaro dei Ciciu, elisir digestivo alle erbe di montagna.
Il vino tipico è il Dronè, ottenuto dalle uve di un antico vitigno locale, il Nebbiolo di Dronero. Il Dronè ha un colore rosso rubino, profumo fresco e fruttato di Rosa Canina e lampone, sapore austero, erbaceo, equilibrato ed armonico.


Come Arrivare:
In Auto
Da Cuneo, via Caraglio e Dronero; da Saluzzo via Busca; dall'autostrada Torino-Savona, uscita Marene e poi Savigliano, Villafalletto, Busca.


Il testo è stato gentilmente fornito da: Giuseppe Bottero

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